Martedì, 21 Febbraio 2023 12:19

Comunità energetiche

La Giunta di Fiumicino ha votato all’unanimità una delibera per dare avvio ad una campagna informativa sulla natura e gli scopi delle Comunità energetiche e per promuoverne la creazione tra la cittadinanza e i diversi soggetti interessati.

 

  • Cos'è una comunità energetica?

    Un’associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

  • Chi può farne parte?

    Tutti possono far parte di una comunità energetica, anche chi non ha gli impianti può usufruire dell’energia prodotta, messa in rete.

    Difatti funzionano come vere e proprie comunità in cui l’energia che viene prodotta viene “conservata” o “scambiata” con chi ne fa parte, per questo si tratta di una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale.
    Tutto questo serve a favorire una gestione congiunta dell’energia, lo sviluppo sostenibile e a ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.

  • Perché sono così importanti?

    Le comunità energetiche vanno oltre la soddisfazione del fabbisogno energetico; infatti, incentivano la nascita di nuovi modelli socioeconomici caratterizzati dalla circolarità. In una comunità energetica i soggetti sono impegnati nelle diverse fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, secondo i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica e partecipazione attiva in tutti i processi energetici. 

    • I vantaggi ambientali: le comunità energetiche prevedono l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, incentivando la diffusione di energia verde al posto delle fonti fossili per diminuire le emissioni di gas ad effetto serra e mitigare i cambiamenti climatici.
    • I vantaggi economici: gli incentivi previsti per le comunità energetiche sono cumulabili con altre agevolazioni, tra cui le misure previste dall’Ecobonus, con la possibilità per imprese, enti locali e cittadini di ottenere un risparmio economico elevato grazie alla riduzione dei costi dell’energia.  
    • I vantaggi sociali: la diminuzione dei costi energetici e delle emissioni inquinanti favorisce la coesione delle comunità locali e promuove modelli di inclusione e collaborazione sociale, con una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori e il contrasto della povertà energetica. 
  • Entrando più nello specifico, come si costituisce una comunità energetica?

    Prima di tutto bisogna stipulare un contratto privato. Prendiamo ad esempio un condominio: il contratto può essere costituito anche dal verbale di delibera assembleare firmato dai condomini che aderiscono al gruppo di auto consumatori. Le forse giuridiche possibili, ad ogni modo, sono varie. 

    Durante la stipula del contratto è importante specificare che la comunità è autonoma e ha una partecipazione aperta e volontaria (a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale).

    Una volta individuata l’area dove si intende installare l’impianto di produzione, o gli impianti della comunità, è importante valutare quali fra i potenziali membri della comunità siano nello stesso perimetro dell’impianto. Tutti i soggetti facenti parte della comunità, infatti, devono essere agganciati alla medesima cabina secondaria. 

    Fondamentale notare che Il perimetro inizialmente definito dal gestore di rete sulla base della medesima cabina secondaria rimane, inoltre, inalterato al fine di tutelare i diversi utenti, nel caso in cui l’impresa distributrice, per esigenze tecniche, debba cambiare successivamente la cabina secondaria alla quale siano connesse le unità di consumo e/o gli impianti di produzione dei medesimi utenti.

    Ogni Comunità avrà un referente che avrà mandato per la gestione tecnica ed amministrativa della richiesta di accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione, al trattamento dei dati e a sottoscrivere il relativo contratto con il GSE (Gestore servizi energetici) per l’ottenimento dei benefici previsti dal suddetto servizio.

    Importante ricordare che sono previsti adempimenti in materia di verifiche antimafia. Ai fini dell’erogazione degli importi spettanti, il Referente che rientri tra i soggetti sottoposti alla verifica antimafia, è tenuto a inoltrare al GSE la documentazione prevista dal medesimo Decreto legislativo. Al riguardo, si specifica invero che il GSE ha l’obbligo di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi o erogazioni per un importo superiore a € 150.000,00, calcolato per l’intera durata del periodo di validità del contratto; una volta trasmessa la Documentazione Antimafia al GSE, e a valle dei controlli formali svolti dal GSE stesso, quest’ultimo provvede a inviare la menzionata documentazione alla Prefettura competente, tramite la BDNA (Banca Dati Nazionale Antimafia).

    Clicca qui per accedere alle informazioni tecniche per costituire una comunità energetica

La Comunità energetica da fonti rinnovabili è definita come un soggetto giuridico autonomo, che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, ed è controllato dai suoi membri situati nelle vicinanze degli impianti di produzione detenuti dalla comunità;
L’Unione Europea ha riformato il proprio quadro per la politica energetica, in conformità alla nuova legislazione europea in materia quale la direttiva UE 2018/2001 Red II, la direttiva UE 2019/944 che introducono la definizione di comunità di energia rinnovabile (CER) e comunità energetica dei cittadini (CEC); 
Il Legislatore nazionale prima con l’art. 42 bis del Decreto n.162/2019, c.d. Milleproroghe e successivamente con il d.lgs n.199/2021  di attuazione della Direttiva 2018/2001, c.d RED II, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili e con  il d. lgs n. 210/2021, di attuazione della  direttiva UE 2019/944,  relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica,  ha definito le modalità e condizioni per l’attivazione dell’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e la realizzazione di comunità di energia rinnovabile.

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